Meteo storia: lo stratwarming e il gelido risveglio dell'11 gennaio 1985
Temperature eccezionali vennero raggiunte in quella storica giornata di 39 anni fa.
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L'11 gennaio 1985 l'Italia sperimentò una delle giornate più fredde di sempre quanto meno al Centro Nord. Vediamo alcuni dati di temperatura minima che si raggiunsero in quella giornata:
-24,8°C a S. Pietro Capofiume (BO), -23,4°C a Parma, -23,4°C a L'Aquila, -23°C a Firenze Peretola, -22°C a Piacenza, -20°C ad Arezzo, -20°C a Rieti, -19,4°C a Brescia Ghedi, -19,4°C a Ferrara, -19°C a Frosinone, -19°C a Forlì, -18,4°C a Verona Villafranca. -17,2°C a Rimini, -16,5°C a Cervia, -16°C a Firenze, -11°C a Roma Ciampino
Furono le conseguenze di una ondata di freddo eccezionale che capovolse le sorti dell'inverno 84-85 fino ad allora risultato mite e poco perturbato. Gennaio 1985 fu un mese eccezionalmente freddo e nevoso. Tutto avvenne nell'arco di una ventina di giorni a partire dalla fine di Dicembre del 1984 quando una massiccia colata di aria gelida si riversò in seno al lobo del vortice polare su mezza Europa, fino a raggiungere l'Italia. Sul nostro Paese, anche con la complicità di masse d'aria più umide e miti atlantiche, si ebbero abbondanti nevicate in particolare sulle regioni centro settentrionali. Le temperature così basse furono conseguenza della notte serena dopo le nevicate. Questa dinamica fu anche dovuta ad un evento di intenso riscaldamento della stratosfera polare o stratwarming che può generare importanti ripercussioni a scala emisferica, con lunghi periodi freddi e perturbati.